Acqua tiepida sotto un ponte rosso [tit. orig. Akai hashi no shita no nurui mizu], Shôhei Imamura (2001)

Akai hashi no shita no nurui mizu

Nella mia vita non c’è mai stato niente di drammatico.

Sarei anche andato avanti così per sempre… nella noia e nella normalità.

Ma poi è fallita l’azienda per cui lavoravo e allora ho capito che tutto era un’illusione: il lavoro, la famiglia… tutto quello in cui credevo non era altro che il frutto della mia convinzione.

[Yosuke confida a Saeko]

Vittima di una società banale e automatizzata, a Yosuke, dopo aver perso il suo lavoro, viene offerta un’alternativa. Un amico clochard gli confida prima di morire di un tesoro che lasciò dopo la guerra in una casa vicino a un ponte rosso nel villaggio di Tokoyama. L’uomo, ignorando le richieste della moglie di inviarle i soldi della disoccupazione, si reca nel villaggio e una volta trovata la casa si imbatte in un legame amoroso con Saeko, la giovane donna che la abita insieme alla sua nonna. Saeko ha una particolarità: un’enorme quantità di acqua periodicamente riempie il suo corpo fino a raggiungere la gola. Per continuare a vivere deve fare qualcosa. Yosuke la nota la prima volta mentre ruba in un supermercato cosa che lei fa per liberarsi di piccole quantità d’acqua. Dopo essere stato adescato dalla donna, durante un rapporto sessuale, riesce a liberarla di enormi quantità d’acqua. Intimandole di non rubare più, l’uomo, si metterà “al suo servizio” rispondendo a ogni suo richiamo, dimenticando ogni sua responsabilità.

Yosuke e Saeko asciugano la stanza

Imamura si diverte a giocare con la sessualità in una commedia con una forte dose di onirico. Non dà al suo film alcuna pretesa di indicare una strada o criticare la società contemporanea. Quando lo fa, nei panni del clochard filosofo, tutto viene cancellato dall’assurdità di ciò che avviene intorno. Ogni personaggio è studiato per dare un senso scherzoso e assurdo a tutta l’opera e che paradossalmente ne aumenta il piacere nella visione.

Saeko richiede "l'attenzione" di Yosuke

La donna e l’acqua vengono ridotte, inoltre, al loro puro simbolismo. Prosperità la prima e vita la seconda. Sarà l’acqua di Saeko, infatti, ad aumentare il pescato dei tre grotteschi pescatori del ponte rosso.

Probabilmente non è il miglior film del regista giapponese più premiato al di fuori del suo paese, e paradossalmente neanche troppo conosciuto. Ma la piacevole ambiguità di questa storia d’amore che tocca il fantastico e l’onirico ne fa probabilmente un’opera degna di nota.

voto: 7/10

INFO: http://www.imdb.it/title/tt0289054/

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